A cura del socio Carmelo Monaco
Due settimane dopo il terremoto di magnitudo ML 4.8, legato alla riattivazione della faglia di Fiandaca, il versante orientale dell'Etna alle ore 00:50 locali del 9 gennaio 2019 è stato scosso da un altro terremoto di magnitudo 4.1 con epicentro nell'area di Piano Pernicana, sul settore nord-orientale del vulcano (Fig. 1). La scossa è stata localizzata ad una profondità di 2 km (v. http://cnt.rm.ingv.it/event/21355221) e ha determinato la formazione di piccole fratture lungo la faglia della Pernicana, ben visibili lungo la strada provinciale Fornazzo-Linguaglossa (Fig. 2) o lungo la strada Mareneve nella zona di Piano Pernicana.
Fig. 1 Carta tettonica del versante orientale dell'Etna.
Secondo i dati forniti dall'Osservatorio Etneo dell'INGV, dall'inizio dell'attività etnea (il 23 dicembre) sono avvenute complessivamente nell'area oltre 70 scosse con magnitudo superiore a 2.5 (di cui 5 con magnitudo pari o superiore a 4), la maggior parte delle quali sono localizzate nei settori orientale e sud-orientale (v. https://ingvterremoti.wordpress.com/2019/01/09/evento-sismico-ml-4-1-in-provincia-di-catania-del-9-gennaio-2019/?fbclid=IwAR16E2mM0Gr4E_VfRstsjDAWgYyQlmAVA7u9NwQKvUzyzB4iA0WCvoAKlBQ).
Fig. 2 - Riattivazione delle fratture lungo la strada provinciale Fornazzo-Linguaglossa in corrispondenza della faglia della Pernicana.
La progressione dell'attività eruttiva e degli eventi sismici suggerisce una somiglianza con l'evento eruttivo del 2002-03, accompagnato dai terremoti con magnitudo superiore a 4 del 29 ottobre a Piano Provenzana (versante nord-orientale) e sul versante sud-orientale (il più forte a Bongiardo-Santa Venerina), e con altri eventi storici come quelli del 1879. Le fessure eruttive si sono infatti sviluppate lungo le fasce di fratturazione in alta quota, dove si è concentrata l'attività vulcanica negli ultimi secoli. Analogamente, le dislocazioni della crosta terrestre responsabili degli eventi sismici, risultano dalla riattivazione più o meno contemporanea, e con caratteristiche geodinamiche e intensità simili, dei sistemi di faglie sub-parallele, orientate NO-SE e con movimento obliquo-destro (faglie di Santa Venerina, Linera, Fiandaca), ubicate nel basso versante sud-orientale, e della faglia della Pernicana, orientata circa ovest-est e con movimenti prevalentemente trascorrenti sinistri, ubicata nel versante nord-orientale. Questi eventi indicano tra l'altro che la deformazione e la risalita dei magmi sono fortemente collegati alla riattivazione delle strutture tettoniche presenti nel versante orientale del vulcano e all'instabilità di questo settore, i cui blocchi sono soggetti ad un lento scivolamento gravitativo verso est.
Riferimenti bibliografici
Monaco C., Catalano S., Cocina O., De Guidi G., Ferlito C., Gresta S., Musumeci C., Tortorici L. (2005) - Tectonic control on the eruptive dynamics at Mt. Etna volcano (eastern Sicily) during the 2001 and 2002-2003 eruptions. J. Volc. Geoterm. Res., 144, 221-233.