In occasione del II Congresso internazionale di Geologia in Bologna essendosi riuniti la massima parte dei cultori delle discipline geologiche, nacque a molti spontanea l'idea di fondare una Società Geologica Italiana onde "contribuire ai progressi della Geologia con pubblicazioni, con incoraggiamenti e coll'agevolamento dei rapporti tra i Soci".
La sera del 28 settembre i promotori di questa Società si riunirono in una sala dell'Archiginnasio, sotto la presidenza del comm. Capellini.
In quell'occasione fu nominata una Commissione composta dai sigg. Meneghini, Capellini, Sella, De-Stefani e Taramelli con l'incarico di studiare e proporre nel più breve tempo possibile lo statuto organico della nuova Società.
Presero parte alla votazione i sigg. Acconci, Alessandri, Amici, Audino, Baldacci, Balestra, Bassani, Bombicci, Bornemann, Bumiller, Borsari , Capellini, Capacci , Cossa, Cortese, Cavazzi, Cavalletto, Canevazzi, Cardinali, Canavari, Cocchi, Castracane, Conti, De Stefani, De Bosniaski, De Bossi, De Zigno, De Ferrari, Donzelli, Foresti, Forsyth-Major, Giordano, Jervis, Jona, Lotti, Mauro, Macchia, Meli, Mattirolo, Mazzetti, Meneghini, Mazzuoli, Marinoni, Molon, Missaghi, Niccoli, Nicolis, Omboni, Pantanelli, Pompucci, Pirona, Parona, Peruzzi, Pellati, Rosa, Rossi, Regazzoni, Seguenza, Silvestri, Sella, Segrè, Speciale, Travaglia, Taramelli, Tenore, Tommasi, Varisco, Venturi, Uzielli, Zaccagna.
In una adunanza successiva del 29 settembre fu discusso ed approvato lo Statuto della Società.
Scienziato, Economista, Politico e Alpinista piemontese. Studiò Ingegneria a Torino e si perfezionò poi nel campo tecnico e scientifico in diversi paesi europei. Fu deputato dal 1860 e nel 1862 venne nominato Ministro delle Finanze del Regno d'Italia. Riuscì a riportare in pareggio il bilancio dello Stato ricorrendo a misure fiscali impopolari, ma di grande efficacia. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche in campo mineralogico, fu Presidente della rinnovata Accademia dei Lincei nel 1874. Grande appassionato di Alpinismo, organizzò e partecipò alla prima spedizione italiana che raggiunse la vetta del Monviso nel 1863. Fondò nello stesso anno il Club Alpino Italiano per rilanciare ed ampliare la conoscenza culturale alpina nazionale. Fu fra i fondatori della Società Geologica Italiana.
Quintino Sella e la Carta Geologica d'Italia - di Giorgio Vittorio Dal Piaz
Geologo, Paleontologo e uomo politico ligure. Dopo la Laurea all'Università di Pisa iniziò le sue ricerche esplorative sulle Alpi Apuane. Il suo lavoro fu presto apprezzato negli ambienti accademici. Nel 1860 fu nominato Professore di Storia Naturale nel Collegio Nazionale di Genova, incarico che rivestì per pochissimo tempo, poiché subito dopo, su nomina ministeriale, diventò Professore di Geologia all'Università di Bologna. Nel 1862 si recò nel Nebraska per svolgere indagini antropologiche sulla Preistoria umana. Fu Rettore dell'Università di Bologna ed è considerato l'iniziatore della Carta Geologica d'Italia. Dal 1883 è stato più volte Presidente della Società Geologica Italiana. Fu Senatore del Regno d'Italia nella XVII legislatura.
Ingegnere, Geologo e Alpinista piemontese. Viaggiò per l'Europa su incarico di Quintino Sella, visitando i principali centri minerari e metallurgici in Francia, Belgio, Inghilterra e Germania, prendendo contatti con industriali e scienziati stranieri. Fu tra i fondatori del Club Alpino Italiano. Il 6 agosto 1864 salì tra i primi il Monte Bianco dal versante italiano. Nel 1872, su incarico del Governo, circumnavigò il globo in quattro anni alla ricerca di Colonie da acquisire. Visitò India, Tibet, Cina, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Americhe. Fu autore di numerose monografie e relazioni tecnico-scientifiche di fondamentale importanza per lo sviluppo organizzativo, amministrativo ed industriale del Regno d'Italia.
Geologo, Paleontologo e Patriota vicentino. Aveva studiato Ingegneria ma si era poi dedicato alla Geologia ed alle Scienze Naturali. Nella Prima Guerra di Indipendenza fu al comando di un corpo di Volontari per la difesa di Vicenza. Posizionò le artiglierie vicentine sul Monte Berico, sfruttando le conoscenze geologiche dei luoghi. Partecipò successivamente alla difesa di Venezia. Fu Presidente del Club Alpino Italiano e fra i fondatori della Società Geologica Italiana, di cui fu proclamato socio perpetuo.