Maurizio Chiocchini

MAURIZIO CHIOCCHINI
(Roma 16 Agosto 1933 – Roma 21 Ottobre 2019)

IN MEMORIA DI MAURIZIO CHIOCCHINI
Il 21 Ottobre 2019 è venuto a mancare Maurizio Chiocchini, già Professore ordinario di Paleontologia presso l'Università di Camerino. Con la scomparsa del mio carissimo cugino-fratello Maurizio Chiocchini, la Paleontologia italiana perde un ricercatore autorevole.
Maurizio Chiocchini è stato un ricercatore preciso e scrupoloso, con innata dote di naturalista, che lo ha portato ad approfondire le tematiche studiate mediante l'intima combinazione della sua formazione geologica con una visione paleo-biologica, fornendo un apporto determinante per le modalità di interpretazione ed utilizzazione della Micropaleontologia in Italia, con particolare riferimento alla analisi di facies delle piattaforme carbonatiche mesozoiche.
Laureatosi in Scienze Geologiche presso l'Università di Roma La Sapienza nel 1964 discutendo una tesi in Micropaleontologia con il titolo "La serie Mesozoica dei Monti Aurunci, Lazio meridionale" (relatore il Prof. Enrico Di Napoli Alliata), ha lavorato a contratto presso il Servizio Geologico d'Italia dal 1965 al 1970. Durante questo periodo ha svolto ricerche micropaleontologiche, biostratigrafiche e sedimentologiche sulle successioni carbonatiche mesozoiche dei Fogli 144 "Palombara Sabina", 147 "Lanciano", 153 "Agnone", 171 "Gaeta" (Appennino centrale); 186 "S. Angelo dei Lombardi", 187 "Melfi", 198 "Eboli" (Appennino meridionale) della Carta Geologica d'Italia in sala 1: 100.000.
Dal 1970 al 1972, avendo ottenuto una borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso l'Università di Camerino, l'idoneità come assistente incaricato alla Cattedra di Geologia e l'incarico di Petrografia presso la stessa Università, ha ampliato le ricerche micropaleontologiche, biostratigrafiche e sedimentologiche sulle successioni carbonatiche mesozoiche nell'Umbria e nelle Marche.
Dopo un breve periodo (Ottobre 1972 - Dicembre 1973) con la qualifica di geologo nei ruoli del Servizio Geologico d'Italia, ha iniziato la carriera universitaria assumendo gli incarichi di assistente di ruolo presso la cattedra di Geologia e dell'insegnamento di Micropaleontologia presso l'Università di Camerino fino al 1983, quando è diventato Professore Associato di Paleontologia presso la stessa Università. Durante questo periodo ha continuato a svolgere le seguenti ricerche micropaleontologiche, biostratigrafiche e sedimentologiche sulle successioni carbonatiche mesozoiche: nei Fogli 290 "Cagli", 291 "Pergola", 301 "Fabriano" (Appennino centro-settentrionale) e 389 "Anagni" (Appennino centrale) della Carta Geologica d'Italia in sala 1: 50.000; nei Monti Sibillini, nella catena del Gran Sasso d'Italia e nei Monti Sabini (Appennino centrale), nei Monti Aurunci (Appennino meridionale); sul significato ecologico e sulla distribuzione delle alghe Dasycladaceae fossili nelle facies di piattaforma carbonatica del Lazio meridionale, illustrati nel 2° Symposium International sur les Algues Fossiles a Parigi nel 1979; nell'ambito del Progetto Internazionale "Mid Cretaceous Events" - Working Group "Biological Events" – Sub-Group "Grands Foraminifers"; nello studio biostratigrafico di alcune successioni nella zona di Iscia Baidoa in Somalia; nel programma di ricerca Quota 60% del Ministero della Pubblica Istruzione e dell'Università relativo alla sistematica e alla paleoecologia dei foraminiferi bentonici e delle alghe calcaree nelle facies di piattaforma carbonatica; nell'ambito del Gruppo di Sedimentologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche come uno dei coordinatori del sottogruppo "Piattaforme carbonatiche e bacini pelagici connessi".
Tra il 1985 e il 1989 ha studiato e precisato l'estensione stratigrafica e il significato paleoecologico di numerosi foraminiferi bentonici e alghe calcaree presenti nelle facies di piattaforma carbonatica interna nel Malm-Neocomiano del Lazio meridionale e dell'Abruzzo; ha presentato i risultati degli studi sulle successioni carbonatiche con bauxite del Cretacico dell'Appennino centro-meridionale al Colloquio Internazionale "Eveniments de la partie moyenne du Cretacè (Aptien au Turonien)" presso l'Università di Lione; ha elaborato, per incarico della Società Paleontologica Italiana, la sintesi delle conoscenze paleontologiche e stratigrafiche delle facies giurassiche di margine di piattaforma carbonatica dell'Appennino centro-meridionale, e ha presentato i risultati nella seduta tematica "Il Giurassico in Italia" (Bologna, 1986); ha collaborato allo studio petrografico delle arenarie torbiditiche del Miocene medio dell'alta valle Tiberina (Appennino centrale) nell'ambito di specifiche ricerche finanziate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Nel 1986 è stato nominato Professore Ordinario di Paleontologia presso l'Università della Calabria. Da Novembre 1990 è tornato presso l'Università di Camerino.
Dal 1990 al 1996 ha collaborato per incarico dell'AGIP con i ricercatori delle Università di Roma La Sapienza e di Perugia allo studio lito-bio-stratigrafico delle successioni carbonatiche mesozoiche e cenozoiche dell'Appennino centrale, ampliando i precedenti studi micropaleontologici, biostratigrafici e sedimentologici, e ha continuato la revisione tassonomica di foraminiferi bentonici giurassici evidenziando alcuni taxa per la prima volta in Italia.
Dal 1997 sono continuati gli studi microbiostratigrafici dei Fogli 348 "Antrodoco", 349 "Gran Sasso d'Italia", 358 "Pescorocchiano", 359 "L'Aquila", 360 "Torre dei Passeri", 368 "Avezzano", 369 "Sulmona", 402 "Ceprano" (Appennino centrale), 505 "Moliterno" (Appennino meridionale) della Carta Geologica d'Italia in scala 1: 50.000.
Nel 2002-2005 gli studi su alcuni foraminiferi bentonici (Orbitolinidae e Alveolinidae) rinvenuti nelle facies di margine di piattaforma carbonatica nei Monti d'Ocre settentrionali in Abruzzo hanno consentito di riconoscere alcuni taxa per la prima volta in Italia. Nello stesso periodo ha collaborato a definire la microbiostratigrafia di alcune successioni carbonatiche dell'Appennino centro-meridionale del Trias superiore-Lias inferiore e ha contribuito a precisare l'età e l'ambiente deposizionale della Lower Kambe Formation nel Kenia sudorientale.
Nel 2006-2018 ha ultimato la monumentale opera di revisione delle microfacies e dei microfossili delle successioni carbonatiche mesozoiche dell'Abruzzo.
Gli interessi della ricerca di Maurizio Chiocchini come paleontologo hanno riguardato fondamentalmente due temi: la microbiostratigrafia, la sedimentologia e l'analisi di facies degli ambienti deposizionali delle piattaforme carbonatiche dell'Appennino centro-meridionale; lo studio dei generi e delle specie dei foraminiferi bentonici e delle alghe calcaree segnalando numerosi nuovi taxa. In questo contesto ha fornito anche un contributo decisivo per la interpretazione di sezioni geologiche di grande rilievo come il CROP 11 nelle aree del Monte Giano e del Monte Gabbia (1990 – 1996) e per progetti definitivi ed esecutivi relativi alla costruzione delle centrali nucleari di Montalto di Castro e delle valli dei fiumi Sinni e Basento (Enel; 1976) e della galleria Santa Croce della linea ferroviaria Orte – Falconara (Consorzio COMAVI; 1985 – 1987).
A Novembre 2002 ha chiesto di andare in quiescenza ed ha mantenuto il rapporto con la stessa Università come professore a contratto fino al 2007.
Molto impegno è stato dedicato anche alla parte amministrativa e gestionale mediante gli incarichi di responsabile della rivista scientifica Studi Geologici Camerti nel 1977 – 1982, di direttore del museo di Scienze Naturali dell'Università di Camerino nel 1995 – 2001, e di direttore del Dipartimento di Scienze della Terra della stessa Università nel 1996 – 2000.
Nella veste di docente è stato molto apprezzato per le sue lezioni che hanno conquistato gli studenti di Paleontologia dei Corsi di Laurea in Scienze Geologiche e Scienze Naturali presso le Università della Calabria e di Camerino. La profonda cultura naturalistica e la appassionata arte oratoria hanno reso le sue lezioni e le sue illustrazioni nei convegni un affascinante percorso illustrativo nella cultura del sapere.
Infine, ma non ultimo, la passione naturalistica di Maurizio Chiocchini è testimoniata dalla sua personale raccolta e classificazione di numerose specie fossili (Lamellibranchi, Gasteropodi, Ammoniti, Echinodermi, Belemniti, Graptoliti, Trilobiti) di età compresa tra il Paleozoico e il Pleistocene, di molti coleotteri e di una enorme quantità di farfalle appartenenti a circa 30 famiglie conservandoli in eleganti teche.
Tutto questo ci mancherà.

Ugo Chiocchini
Già ordinario di Geologia Applicata
Formerly professor of Engineering Geology
Università della Tuscia


DEDICATION TO MAURIZIO CHIOCCHINI
On October 21st, 2019 Maurizio Chiocchini, former Professor of Paleontology at the University of Camerino, passed away peacefully. With the disappearance of my dear cousin-brother Maurizio Chiocchini, Italian Paleontology loses an authoritative researcher.
Maurizio Chiocchini was a precise and scrupulous researcher, with an innate gift of naturalist, which led him to deepen the themes studied through the intimate combination of his geological formation with a paleo-biological vision, providing a decisive contribution to the ways of interpreting and using of Micropaleontology in Italy, with particular reference to the facies analysis of the Mesozoic carbonate platforms.
He graduated in Geological Sciences at the University of Rome La Sapienza in 1964 discussing a thesis in Micropaleontology with the title "The Mesozoic series of Aurunci Mountains, southern Lazio" (lecturer Prof. Enrico di Napoli Alliata) and worked on contract at the Geological Service of Italy from 1965 to 1970. During this period, he carried out micropaleontological, biostratigraphic and sedimentological research on the Mesozoic carbonate successions of the Sheets 144 "Palombara Sabina", 147 "Lanciano", 153 "Agnone", 171 "Gaeta" (central Apennine); 186 "S, Angelo dei Lombardi", 187 "Melfi", 198 "Eboli" (southern Apennine) of the Geological Map of Italy at scale 1: 100,000.
Between 1970 and 1972, having obtained a scholarship from the National Research Council at the University of Camerino, the eligibility as teaching assistant to the chair of Geology and the Petrography assignment at the same University, extended the micropaleontological, biostratigraphic and sedimentological research on Mesozoic carbonate successions in Umbria and Marche.
After a brief period (October 1972 - December 1973) with the qualification of geologist in the roles of the Geological Service of Italy, he began his university career as permanent assistant at the chair of Geology with the Micropaleontology teaching at the University of Camerino until 1983, when he was appointed Associate Professor of Palaeontology at the same University. During this period he continued to carry out the following micropaleontological, biostratigraphic and sedimentological researches on the Mesozoic carbonate successions: in Sheets 290 "Cagli", 291 "Pergola", 301 "Fabriano" (central-northern Apennine) and 389 "Anagni" (central Apennine) of the Geological Map of Italy at scale 1: 50,000; in the Sibillini Mountains, in the Gran Sasso d'Italia and the Sabini Mountains (central Apennine), in the Aurunci Mountains (southern Apennine); on the ecological meaning and distribution of Dasycladaeae fossil algae in the carbonate platform facies of southern Lazio, illustrated in the 2nd Symposium International sur les Algues Fossiles in Paris in 1979; within the International Project "Mid Cretaceous Events" - Working Group "Biological Events" - Sub-Group "Grands Foraminifers"; in the biostratigraphic study of some successions in the area of Iscia Baidoa in Somalia; in the Quota 60% research program of the Ministry of Education and the University related to the systematics and paleoecology of benthic foraminifera and calcareous algae in the carbonate platform facies; within the Sedimentology Group of the National Research Council as one of the coordinators of the sub-group "Carbonate platforms and related pelagic basins".
Between 1985 and 1989 he studied and specified the stratigraphic extension and the paleoecological significance of numerous benthic foraminifera and calcareous algae in the Malm-Neocomian facies of the inner carbonate platform in southern Lazio and Abruzzo; presented the results of studies on the Bauxite carbonate successions from the Cretaceous of the central-southern Apennines at the International Colloquium "Eveniments de la partie moyenne du Cretacè (Aptien au Turonien)" at the University of Lyon; he elaborated on behalf of the Italian Paleontological Society, the synthesis of the paleontological and stratigraphic knowledge of the Jurassic facies of the carbonate platform margin in the central-southern Apennines and presented the results in the thematic session "The Jurassic in Italy" (Bologna, 1986); collaborated in the petrographic study of the turbidite sandstones of the middle Miocene in the upper Tiberina valley (central Apennine) in the framework of specific researches financed by the National Research Council.
In 1986 he was appointed Full Professor of Paleontology at the University of Calabria. From November 1990 he was again at the University of Camerino.
From 1990 to 1996 he worked for the AGIP with the researchers from the Universities of Rome La Sapienza and Perugia to the litho-bio-stratigraphic study of the Mesozoic and Cenozoic carbonate successions of the central Apennines, expanding the previous micropaleontological, biostratigraphic and sedimentological studies, and continued the taxonomic revision of Jurassic benthic foraminifera highlighting some taxa for the first time in Italy.
Since 1997 he continues the microbiostratigraphic studies of the Sheets 348 "Antrodoco", 349 "Gran Sasso d'Italia", 358 "Pescorocchiano", 359 "L'Aquila", 360 "Torre dei Passeri", 368 "Avezzano", 369 "Sulmona ", 402" Ceprano " (central Apennine), 505" Moliterno" (southern Apennine) of the Geological Map of Italy at scale 1: 50,000.
In 2002-2005, studies on some benthic foraminifera (Orbitolinidae and Alveolinidae) of the carbonate platform margin facies in the northern Ocre Mountains in Abruzzo allowed to recognize some taxa for the first time in Italy. In addition, he collaborated in defining the microbiostratigraphy of some lower Trias upper-Lias carbonate successions of the central-southern Apennines and helped to specify the age and depositional environment of the Lower Kambe Formation in southeastern Kenya.
In 2006-2018 he completed the monumental work on the revision of the schemes relating to microfacies and microfossils of the upper Triassic, Jurassic and Cretaceous carbonate successions of Lazio and Abruzzo.
The interests of the research of Maurizio Chiocchini as a paleontologist concerned fundamentally two themes: microbiostratigraphy, sedimentology and facies analysis of the depositional environments of the carbonate platforms of the central-southern Apennines; the study of the genera and species of benthic foraminifera and calcareous algae, reporting numerous new taxa. In this context, he provided also a decisive contribution for the interpretation of major geological sections such as the CROP 11 in the areas of Monte Giano and Monte Gabbia (1990 - 1996) and for the definitive and executive designs related to the construction of the nuclear power plants of Montalto di Castro and in the valleys of the Sinni and Basento rivers (Enel; 1976), and of the Santa Croce tunnel of the Orte - Falconara railway line (Consorzio COMAVI; 1985 - 1987) .
In November 2002 he asked to go into retirement and maintained the relationship with the same University as an adjunct professor until 2007.
Much effort has also been devoted to the administrative and management part through the positions of manager of the scientific journal Camerti Geological Studies in 1977 - 1982, director of the Museum of Natural Sciences of the University of Camerino in 1995 – 2001, and director of the Department of Earth Sciences of the same University in 1996 – 2000
As a Professor, he was highly appreciated for his lectures that have won over the students of Paleontology of the Degree Courses in Geological Sciences and Natural Sciences at the Universities of Calabria and Camerino. The profound naturalistic culture and the passionate oratory art made his lectures and illustrations at conferences a fascinating illustrative journey into the culture of knowledge.
Last, but not least, the naturalistic passion of Maurizio Chiocchini is evidenced by his personal collection and classification of numerous fossil species (Lamellibranchs, Gasteropods, Ammonites, Echinoderms, Belemnites, Graptolites, Trilobites) from the Paleozoic to the Pleistocene, of many beetles and of an enormous quantity of butterflies belonging to about 30 families, keeping them in elegant showcases.
We will miss all this.


Ugo Chiocchini
Già ordinario di Geologia Applicata
Formerly professor of Engineering Geology
Università della Tuscia


Bibliografia di Maurizio Chiocchini

Bibliography of Maurizio Chiocchini

CHIOCCHINI M. & DI NAPOLI ALLIATA E. (1966) – Sulla presenza di Textulariella minuta HOFKER e Textulariella auruncensis n. sp. (Foraminifera) nel Cretaceo inferiore dei Monti Aurunci (Lazio meridionale). Boll. Sev. Geol. d'Italia, 87, 13-27.
CATENACCI V. & CHIOCCHINI M. (1967) – Osservazioni stratigrafiche sul versante occidentale del Monte Amaro (Montagna della Maiella, Appennino Abruzzese). Bol. Soc. Geol. It., 86 (3), 423-444.
CATENACCI V., CHIOCCHINI M. & MOLINARI V. (1967) – Contributo alla conoscenza del Pliocene e del suo limite inferiore nella Valle dell'Orte (Abruzzi). Boll. Soc. Geol. It., 86 (3), 411-421.
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CHIOCCHINI M., MANGANELLI V. & TILIA ZUCCAI A. (1970) – Alcuni dati sulla stratigrafia del Terziario sul bordo orientale delle Lucretili (Lazio centrale). Nota preliminare. Boll. Soc. Geol. It., 89 (1), 41-44.
CENTAMORE E., CHIOCCHINI M., DEIANA G., MICARELLI A. & PIERUCCINI U. (1971) – Contributo alla conoscenza del Giurassico dell'Appennino umbro-marchigiano. Studi Geol. Camerti, 1, 7-89.
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CENTAMORE E., CATENACCI V., CHIOCCHINI M., CHIOCCHINO U., JACOBACCI A., MARTELLI G., MICARELLI A. & VALLETTA M. (1975) – Note illustrative della Carta Geologica d'Italia alla scala 1 : 50.000, Foglio 291 Pergola, 40 p.
CHIOCCHINI M., MANFREDINI M., MANGANELLI V., NAPPI G., PANNUZI L., TILIA ZUCCARI A. & ZATTINI N. (1975) – Note illustrative della Carta Geologica d'Italia alla scala 1 : 100.000, Figli 138 Terni e 144 Palombara Sabina, 117 p.
ALBERTI A. U., BERGOMI C., CATENACCI V., CENTAMORE E., CESTARI G., CHIOCCHINI M., CHIOCCHINI U., MANGANELLI V., MOLINARI PAGANELLI V., PANSERI CRESCEZI C., SALVATI L. & TILIA ZUCCARI A. (1975) – Note illustrative della Carta Geologica d'Italia alla scala 1 : 50.000, Foglio 389 Anagni. Serv. Geol d'Italia, 42 p.
CHIOCCHINI M., DEIANA G., MICARELLI A., MORETTI A. & PIERUCCINI U. (1976) – Geologia dei Monti Sibillini nord-orientali. Studi Geol. Camerti, 2, 7-44.
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CHIOCCHINI M., MANCINELLI A., MOLINARI PAGANELLI V. & TILIA ZUCCARI A. (1979) – Répartition stratigraphique des algues Dasycladales et Codiacées dans les successions Mésozoique de plate-forme carbonatée du Latio centre-méridional (Italie). 2eme Symposium International sur les Algues Fossiles, Paris, avril 1979. Bull. Centre Rech. Explor. –Prod. Elf-Aquitaine, 3 (2), 525-535.
CENTAMORE E., CHIOCCHINI M., CHIOCCHINI U., DRAMIS F., GIARDINI G., JACOBACCI A., MARTELLI G., MICARELLI A. & POTETTI M. (1979) – Note illustrative della Carta Geologica d'Italia in scala 1 : 50.000, Foglio 301 Fabriano, 38 p.
CHIOCCHINI M. & MANCINELLI A. (1980) – Biokovina gradacensis Gusic, 1977 (Foraminiferida) nel Lias medio in facies di piattaforma carbonatica del Lazio e dell'Abruzzo (Appennino centrale, Italia). Studi Geol. Camerti, 6, 37-42.
CHIOCCHINI M., MANGANELLI V. & PANNUZI L. (1980) – Ricerche geologiche sul Mesozoico della Sabina (Lazio). II° - I Monti Cornicolani. Boll. Serv. Geol.d'Italia (1979), 100, 235-264.
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ADAMOLI L., BERTINI T., CHIOCCHINI M., DEIANA G., MANCINELLI A., PIERUCCINI U. & ROMANO A. (1981-82) – Ricerche geologiche sul Gran Sasso d'Italia (Abruzzo). V° - Evoluzione tettonico-sedimentaria dal Trias superiore al Cretacico inferiore dell'area compresa tra M. Camicia ed Ofena (F. 140 Teramo). Studi Geol. Camerti, 7, 89-103.
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CHIOCCHINI U., CHIOCCHINI M. & MANNA F. (1987) – Studio idrogeologico per il tracciato della galleria Santa Croce della linea ferroviaria Orte – Falconara. Geol. Appl. e Idrogeol., 22, 105-140.
CHIOCCHINI M., MANCINELLI A. & MARCUCCI C. (1988) – Distribution of benthic Foraminifera and Algae in the Latium-Abruzzi carbonate platform (Central Italy) during Upper Malm - Neocomian. In: Benthos 86 – Third International Symposium on Benthic Foraminifera, Geneve, 1986. Revue de Palèobiologie, vol. spec. 2, Partie 1, 219-227.
CHIOCCHINI M., MANCINELLI A. & ROMANO A. (1989) – The gaps in the Middle-Upper Cretaceous carbonate series in the Southern Apennines (Abruzzi and Campania Regions). In: "Colloque sur les evenements de la partie moyenne du Crétacé" par Le Groupe Francais du Crétacé, Lyon,1986. Geobios, Mém. Spec. N° 1, 133-149, Lyon.
CHIOCCHINI M. (1989) – Cribellopsis arnaudae n. sp. (Foraminiferida, Orbitolinidae) nel Cretacico inferiore del Lazio meridionale e dell'Abruzzo (Italia centrale). Boll. Soc. Paleont. Ital., 28 (1), 39-48.
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Fogli della Carta Geologica d'Italia con studi micropaleontologici e biostratigrafici di Maurizio Chiocchini
Foglio 144 PALOMBARA SABINA in scala 1 : 100.000
Foglio 147 LANCIANO in scala 1 : 100.000
Foglio 153 AGNONE in scala 1 : 100.000
Foglio 171 GAETA in scala 1 : 100.000
Foglio 186 S. ANGELO DE LOMBARDI in scala 1 : 100.000
Foglio 187 MELFI in scala 1 : 100.000
Foglio 198 EBOLI in scala 1 : 100.000
Foglio 290 CAGLI in scala 1 : 50.000
Foglio 291 PERGOLA in scala 1 : 50.000
Foglio 289 ANAGNI in scala 1 : 50.000
Foglio 301 FABRIANO in scala 1 : 50.000
Foglio 348 ANTRODOCO in scala 1 : 50.000
Foglio 349 GRAN SASSO D'ITALIA in scala 1 : 50.000
Foglio 358 PESCOROCCHIANO in scala 1 : 50.000
Foglio 359 L'AQUILA in scala 1 : 50.000
Foglio 360 TORRE DE PASSERI in scala 1 : 50.000
Foglio 368 AVEZZANO in scala 1 : 50.000
Foglio 369 SULMONA in scala 1 : 50.000
Foglio 402 CEPRANO in scala 1 : 50.000
Foglio 505 MOLITERNO in scala 1 : 50.000