Il 13 maggio 2019 è mancato Paolo, geologo del Dipartimento per il Servizio Geologico d'Italia - ISPRA.
Paolo si era laureato all'Università La Sapienza di Roma nel 1992, con una tesi di rilevamento geologico sui Monti di Narni e dopo una breve esperienza come geologo professionista, era entrato nei ruoli dell'ENEA, dove aveva seguito le attività del Progetto "LIFE Natura 2000" per il Centro Ricerche Trisaia.
Proseguì la sua attività seguendo i diversi passaggi del suo Dipartimento dapprima in ANPA, poi in APAT e infine in ISPRA.
Nei ruoli del Servizio Geologico d'Italia, torna alla sua prima passione, la geologia di terreno. Si occupa del rilevamento geologico di alcuni settori dell'Appennino centrale, nelle aree dei fogli geologici Antrodoco e Norcia e segue le attività di cartografia geologica per l'Appennino centro-meridionale nell'ambito del progetto CARG.
Non trascura, tuttavia, di seguire le attività di monitoraggio del rischio idrogeologico, così come quelle relative alla zonazione sismica e alla valutazione di impatto ambientale. Per l'ISPRA, segue le diverse edizioni dei Rapporti sulla Qualità dell'ambiente urbano per il tema "La cartografia geologica delle grandi aree urbane".
La sua curiosità lo avvicina alla storia della geologia, al recupero delle informazioni geologiche storiche e su alcuni Autori del nostro passato, dei quali diviene un appassionato studioso; ci lascia una cospicua raccolta di informazioni su Bernardino Lotti, del quale era un profondo ammiratore.
Era socio della Società Geologica Italiana e membro della Sezione di Storia delle Geoscienze.
Paolo era un compagno di grande sensibilità e intelligenza, unite a una rara modestia.
La sua assenza ci lascia senza parole, in attesa di sapere quando e dove riapparirà e quale nuovo argomento aveva suscitato il suo interesse che lo aveva portato via da noi per qualche giorno.
Ciao Paolo