Proprio durante questa lunga pandemia che ha rarefatto i contatti umani se n'è andato uno dei Maestri della Geologia Italiana. Giorgio Pasquarè, che a lezione incuteva timore ai suoi allievi, per non dire agli esami, quando era in campagna si trasformava e non era solo il professore e il geologo, ma un grandissimo narratore di storie e avventure incredibili che aveva vissuto in prima persona nei suoi innumerevoli e frequenti viaggi in tutto il mondo, dalla Turchia al Messico, dall'Africa al Karakorum. E ti affascinava, con la sua figura, la sua personalità e il suo intuito che lo portava a comprendere al volo la geologia di un'area. Così ci piace ricordare Giorgio Pasquarè che ci ha lasciato il 7 settembre 2021 all'età di 86 anni, dopo aver girato il mondo e aver formato geologi ovunque. Anche nei posti più incredibili e lontani dall'Italia, abbiamo trovato e tuttora troviamo persone che lo hanno conosciuto e che hanno lavorato con lui o sono stati suoi allievi. Giorgio Pasquarè sul terreno era estremamente curioso, non solo di geologia, ma si interessava di tutti gli aspetti naturali che incontrava. Prediligeva aree poco conosciute e con entusiasmo scopriva sempre elementi nuovi, realizzava carte geologiche che lo portavano ad avanzare ipotesi innovative e a scoprire risorse geotermiche o minerarie inaspettate. Anche quando lavorava in aree già studiate, come l'Etna o lo Stromboli, riusciva sempre a trovare quegli elementi di novità che ci comunicava con entusiasmo, "spedendoci" poi a completare il lavoro e a cercare ulteriori conferme delle sue intuizioni.
È praticamente impossibile raccontare la vita di Giorgio Pasquarè: ci vorrebbe un libro di viaggi, ma sarebbe comunque limitante. Giorgio aveva iniziato presto a viaggiare sotto la guida di Ardito Desio, di cui era allievo, esplorando e realizzando carte geologiche nei 5 continenti. Divenuto giovanissimo professore ordinario di Geologia Regionale (poi inquadrato in Geologia Strutturale), ha continuato a coltivare l'interesse per la cartografia geologica e la geologia regionale, concentrandosi soprattutto sulle aree vulcaniche, realizzando innumerevoli mappe per i servizi geologici e per compagnie minerarie, geotermiche e idroelettriche in tutto il mondo. Giorgio Pasquarè amava il terreno, amava esplorare e scoprire e i suoi lavori sono stati fondamentali per studi di pericolosità geologica, per l'identificazione di georisorse, per la comprensione della geologia regionale. La sua passione per la cartografia geologica e l'esperienza accumulata in oltre 50 anni di lavoro hanno permesso a Giorgio Pasquarè di gettare le basi per la moderna cartografia delle aree vulcaniche e non solo. Giorgio Pasquarè, così restio alle riunioni, convegni, e ai titoli, ci teneva parecchio al lavoro svolto come coordinatore della Commissione per la Cartografia Geologica e Geomorfologica, il cui documento finale metodologico rappresenta una pietra miliare non solo del progetto CARG ma anche della cartografia geologica mondiale per la quantità di idee e innovazioni presenti. Per il 32° IGC (Firenze 2004) ha proposto un volume di cartografia geologica innovativa in Italia, come eccezionale biglietto da visita da presentare ai colleghi arrivati da tutto il mondo. Di questo volume, "Mapping Geology in Italy", andava molto fiero e se lo teneva esposto in casa su un leggio.
Alla famiglia, ai suoi allievi e collaboratori lascia un senso di grandissimo vuoto. Noi allievi sicuramente dobbiamo ringraziarlo non solo per i suoi insegnamenti, ma anche per averci trasmesso l'entusiasmo e la passione per la geologia e per la cartografia geologica e per averci fatto passare momenti indimenticabili con i suoi racconti di viaggi ed esperienze in posti incredibili, nonché per aver vissuto in prima persona con lui alcune di queste avventure. Grazie Giorgio!
Gianluca Groppelli, Gianluca Norini, Alessandro Tibaldi, Andrea Zanchi