Carlo Doglioni

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Società Geologica Italiana

A cura di FABIO MASSIMO PETTI (Sezione di Storia delle Geoscienze)
 
Nato a Feltre (Belluno) il 25/01/57, dopo aver conseguito la maturità classica, si iscrive al Corso di Laurea in Scienze Geologiche presso l'Università degli Studi di Ferrara nel 1976, anno del tragico terremoto del Friuli. Questo evento, così come il terremoto dell'Irpinia avvenuto quattro anni più tardi, lo segnano profondamente, tanto da far diventare lo studio della geologia una vera e propria missione. Il fil rouge della sua ricerca è, da quel momento in poi, la comprensione della dinamica dei terremoti, al fine di ridurne al minimo gli effetti.

Nel 1981 si laurea con una tesi incentrata sullo studio della tettonica transpressiva triassica nelle Dolomiti centrali, sotto la guida di Alfonso Bosellini. Presso la stessa Università è assistente dal 1981 al 1983, svolge poi un periodo di post-dottorato all'Università di Basilea (1983-84). Vinto il concorso per ricercatore nel 1983 all'Università di Ferrara, ricopre l'incarico fino al 1992; divenuto professore associato, si trasferisce all'Università degli Studi di Bari. Nel 1994, con il passaggio a ordinario di Geologia Strutturale, si trasferisce all'Università della Basilicata, permanendovi fino al 1997, quando si sposta a Roma per ricoprire la cattedra di Geodinamica alla Sapienza, Università di Roma. Dal 2016 ricopre il prestigioso ruolo di Presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dove è profondamente coinvolto nelle ricerche sull'ambiente, sulle nuove risorse energetiche e sulla comprensione della sismicità del territorio italiano.

Per quanto concerne il suo percorso scientifico, Doglioni nella prima parte della carriera si dedica allo studio dell'evoluzione tettonica delle Alpi meridionali ed in particolare delle Dolomiti, integrando gli aspetti stratigrafici e sedimentologici. Le esperienze all'estero, presso le Università di Basilea, Oxford e Rice University a Houston, segnano profondamente il suo percorso, teso allo sviluppo di un modello geodinamico rigorosamente basato su osservazioni di terreno, geofisiche e di sottosuolo.

I periodi trascorsi a Bari e Potenza lo portano ad ampliare il suo campo d'azione, interessandosi dell'Appennino e dell'intero Mediterraneo. In questo periodo formula la teoria di una polarità nella tettonica globale, connotata da deriva verso ovest della litosfera rispetto al mantello astenosferico sottostante, esposta in in una serie di articoli del 1990 e anni seguenti; per spiegare tale evidenza invoca la presenza di una forza a scala planetaria, di natura astronomica (maree solide) insieme alla convezione. Le successive ricerche sulle peculiarità geodinamiche di diversi settori del pianeta si inseriscono nel quadro di questa sua tesi sulla tettonica globale.

Doglioni ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: Premio Dal Piaz della Società Geologica Italiana (1986); Distinguished Lecturer of the AAPG, US tour (1994); Spendiarov Award of the Russian Academy of Sciences, 32° IGC (2004); Distinguished Lecturer of the AAPG, Europe tour (2005); Alfred Wegener Award, European Association of Geoscientists and Engineers (2009); Honorary Professor of Chinese Geosciences University, Beijing (2009); Robert R. Berg AAPG Award for Outstanding Research (2018); School of Advanced Studies Award - Università di Camerino (2018).

È inoltre membro di diverse istituzioni scientifiche: Socio dell'Accademia dei Lincei dal 2009; Socio dell'Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL dal 2011; Socio dell'Academy of Europe dal 2005; Socio dell'Accademia delle Scienze di Torino dal 2016; Socio degli Istituti Veneto e Lombardo di Scienze Lettere ed Arti.

Iscritto alla Società Geologica Italiana dal 1982, nel periodo 2009-2014 ricopre per due mandati l'incarico di Presidente, dando un particolare impulso alla crescita della SGI. Durante il suo mandato rilancia il Congresso Geologico nazionale, stimolato la crescita delle Sezioni e promosso l'internazionalizzazione delle riviste societarie. In particolare, nel 2010, il Bollettino della Società Geologica Italiana si fonde con il Bollettino del Servizio Geologico d'Italia, prendendo il nome di "Italian Journal of Geosciences", a tutt'oggi rivista ufficiale e di riferimento della Società e del Servizio. Nello stesso anno, grazie alla proficua collaborazione posta in essere sempre con il Servizio Geologico d'Italia – ISPRA, Doglioni è promotore insieme a Gloria Ciarapica dei "Geological Field Trips". La rivista, che ospitava sino ad allora esclusivamente guide di escursioni geologiche presentate in occasione di convegni e congressi, è dal 2018 pubblicata on-line con la denominazione "Geological Field Trips and Maps", ospitando anche carte geologiche e relative note illustrative.

Sotto la sua presidenza la Società Geologica Italiana ha introdotto una serie di attività finalizzate a favorire l'avvicinamento delle geoscienze alla società civile, e in particolare alle giovani generazioni. Inizia così un'apertura di dialogo verso la cittadinanza e con il mondo scolastico, per accrescere la consapevolezza dell'importanza delle geoscienze nell'ambito delle attività umane. In tale ottica a conclusione della sua presidenza viene realizzato il documento "Geologia per l'Italia" (2014), mirato a sensibilizzare l'opinione pubblica e le autorità politiche all'importanza delle geoscienze nell'affrontare i temi legati al fabbisogno delle risorse idriche, minerarie ed energetiche e al loro utilizzo sostenibile, alla conoscenza e pianificazione del territorio per prevenire o mitigare il rischio da eventi catastrofici di origine naturale, oltreché alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali e paleontologici.
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

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