a cura di LUCA BARALE e PIETRO MOSCA (Sezione di Storia delle Geoscienze)
Nato a Barbarano Vicentino (Vicenza) il 15 maggio 1879, conseguì presso l'Università di Padova la laurea in Matematica nel 1901 e quella in Scienze Naturali nel 1903. Presso l'ateneo patavino, fu discepolo di Giovanni Omboni, assistente di Luigi De Marchi nel 1907-1908 e poi, per quasi un trentennio, collaboratore di Giorgio Dal Piaz. Nel 1909, ottenuta la Libera Docenza in Geologia, ebbe l'incarico dell'insegnamento della paleontologia presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Padova. Nel 1925 fu nominato professore di Geologia all'Università di Palermo, presso la quale lavorò fino al 1946, insegnando anche paleontologia e geografia fisica fino al 1936, con eccezione dell'anno accademico 1928-1929 quando fu chiamato a coprire la cattedra di Geologia all'Università di Milano. Ebbe anche la carica di Preside della Facoltà di Scienze di Palermo dal 1932 al 1943. Nel 1946 si trasferì a Roma, con il ruolo di ordinario di Geologia presso l'Università di Roma, ove operò fino al suo collocamento fuori ruolo nel novembre del 1949; qui assunse anche la direzione del Museo di Geologia e Paleontologia e lavorò al recupero e riordino delle collezioni dopo i danneggiamenti subiti durante il secondo conflitto mondiale.
Iniziò fin da studente una ricca produzione scientifica (che consta di 230 lavori) occupandosi di paleontologia, sia degli invertebrati che dei vertebrati, stratigrafia, tettonica, idrologia, cartografia geologica e geologia applicata, in particolare delle regioni venete e della Sicilia. Fondamentali sono i suoi studi sugli aspetti geologici e paleontologici dei Colli Berici e quindi sul Paleogene veneto, avendo partecipato alla realizzazione, sotto la guida di Giorgio Dal Piaz, di vari fogli geologici alla scala 1:100.000 della Carta Geologica delle Tre Venezie: F. 36 Schio (1925); F. 49 Verona (1925); F. 21 Trento (1937); F. 26 Tolmino, 1937; F. 37 Bassano del Grappa (1946); F. 50 Padova (1947); F. 10 Bolzano (1957).
Nel 1952 diede alle stampe un Trattato di Geologia, sintesi delle conoscenze acquisite in decenni di attività, corredato da una lunga appendice sulla geologia degli idrocarburi e sui metodi di prospezione.
Ricoprì diverse cariche istituzionali: Presidente del primo Consiglio regionale delle miniere e del Comitato geologico della Regione Sicilia; vicepresidente del Comitato per la Geologia, la Geografia e la Talassografia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (costituendo un Centro di studi per la geologia dell'Italia centro-meridionale); Presidente della Società di Scienze economiche e naturali di Palermo; membro dell'Istituto Italiano di Paleontologia umana; membro della Commissione del Servizio Geologico d'Italia; componente del Consiglio Superiore delle miniere. Gli fu anche affidato dal 1925 l'incarico di organizzare le ricerche petrolifere in Sicilia per conto del Ministero dell'Economia e poi per quello dell'Industria e del Commercio e poi, dal 1934, per conto dell'Agip. In Sicilia, oltre a indirizzare la sua attività alla ricerca di giacimenti di petrolio e di gas naturali, si occupò anche di altri problemi di tipo pratico quali lo studio delle risorse idriche a scopi irrigui e potabili e quello della natura ed estensione dei giacimenti di zolfo. Questi studi applicativi diedero al contempo un significativo impulso alle conoscenze sulla geologia e tettonica dell'isola. Come consulente dell'Agip, ebbe modo di visitare classici giacimenti di idrocarburi in diverse parti del mondo, dal Medio Oriente al Nordafrica e agli Stati Uniti.
Fu socio di numerose istituzioni scientifiche: Accademia Nazionale dei Lincei (socio corrispondente dal 1929 e socio nazionale dal 1935); Accademia Italiana delle Scienze detta dei XL; Accademia d'Italia (dal 1939 al suo scioglimento); Geological Society of London; Société géologique de France; American Association of Petroleum Geologists.
Iscritto alla Società Geologica Italiana dal 1905, ne fu eletto due volte presidente, prima nel 1931, organizzando la riunione estiva in Sicilia (Palermo, Agrigento e Caltanissetta) e poi nel 1948, anno in cui invece non si tenne il Congresso, come accadeva dal 1941 in conseguenza della guerra e del periodo post-bellico.
Fonti e Bibliografia
Corsi P. (1993) - Fabiani, Ramiro. Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 43, Istituto dell'Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, http://www.treccani.it/enciclopedia/ramiro-fabiani_(Dizionario-Biografico)
Dal Piaz G. (1955) - Commemorazione di Ramiro Fabiani. Società Tipografica, Padova, 6 pp.
Dal Piaz G. (1956) - Commemorazione del socio Ramiro Fabiani. Accademia Nazionale dei Lincei, Rendiconti della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, Serie VIII, 20(5), 676-693.
D'Erasmo, G. (1954) - Ramiro Fabiani. Bollettino della Società Geografica Italiana, 343–348.
Giarratana A. (1959) - Un pioniere del petrolio siciliano: Ramiro Fabiani. Il Gatto Selvatico (mensile aziendale Agip), 6, 12-13.
Gortani M. (1955) - Commemorazione di Ramiro Fabiani. Bollettino del Servizio Geologico d'Italia, 77(5), 20
Trevisan L. (1954) - L'opera scientifica di Ramiro Fabiani. Bollettino della Società Geologica Italiana, 73(1), 93-109.