Michele Gortani (Lugo, Spagna 1883 - Tolmezzo 1966)

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Società Geologica Italiana

A cura di Marcello MANZONI
 
Michele Gortani fu uno dei più eminenti geologi italiani della prima metà del '900. La sua formazione fino da adolescente fu umanistica, in sintonia e in collegamento con la cultura dell'alta borghesia europea. Fu soprattutto scienziato: geologo, naturalista e botanico.

A differenza di molti altri validi scienziati, si dedicò con altrettanta passione e competenza all'impegno civile.

Alla commemorazione di Michele Gortani, Raimondo Selli, il suo successore alla cattedra di Geologia dell'Università di Bologna, elenca 325 sue opere: 259 di geologia e di scienze naturali (la notevole Flora Friulana, 3 vol., 800 pagine, 1905). Le altre 66 opere riguardano storia, etnografia, lingue, politica, biografie, mentre l'elenco delle cariche e delle onorificenze che ottenne in Italia e all'estero occupa una pagina.

Il primo lavoro di paleontologia, pubblicato a 19 anni, contiene riferimenti bibliografici in cinque lingue. Le scoperte geologiche del giovane Michele Gortani sul Paleozoico Carnico all'inizio del '900 rivoluzionarono le precedenti attribuzioni di età dei geologi austriaci e tedeschi datando al Carbonifero vaste formazioni delle Alpi Orientali prima attribuite al Siluriano; vent'anni dopo Gortani smantellò le interpretazioni dei più celebri strutturalisti d'Oltralpe che vi avevano ipotizzato un gran numero di coltri tettoniche inesistenti. Altri studi geologici importanti riguardano il Paleozoico della Sardegna e di altre parti d'Italia, oltre ai fossili ordoviciani della spedizione De Filippi al Karakorum. L'ecclettismo di Gortani spazia attraverso tutte le scienze della Terra, dalla geologia alla geografia senza trascurare le allora nascenti geofisica e geochimica nelle sue opere sulle risorse minerarie. I giacimenti di idrocarburi in varie parti d'Italia sono un tema ampiamente trattato da lui per oltre un trentennio. Le opere di consolidamento che fece applicare nella conca di Tolmezzo dopo il terremoto nelle Prealpi Carniche del 1928 risparmiarono da danni molto maggiori quell'area rispetto alle altre colpite dal terremoto del 1976. Nel 1936-38 con il collega Angelo Bianchi guidò due estese spedizioni nell'Africa Orientale (Harar e Dancalia) con un'imponente raccolta di materiali.

Studiò costantemente il carsismo e la speleologia: fu Presidente del complesso delle Grotte di Postumia e dopo la Seconda guerra mondiale, perduta gran parte del Carso, riorganizzò l'Istituto Italiano di Speleologia. Compì autorevoli studi sui più vari fenomeni di geomorfologia, dai terrazzi alle forme di accumulo, alla geoidrologia, al glacialismo quaternario appenninico fino ad allora quasi ignorato, alle frane, ai rischi delle dighe, con un ultimo inedito studio sul Vaiont.

In Michele Gortani l'attività scientifica e didattica, la cultura umanistica e l'impegno civile sono strettamente interconnessi e la sua passione civile fu almeno pari alla passione scientifica. Fu parlamentare già nel 1913 a trenta anni; volontario nella Prima guerra mondiale, fu critico sulla conduzione di Cadorna e imprigionato per questo; dopo Caporetto si dedicò a provvedere ai profughi della Carnia occupata e mantenerne i legami.

Nel 1919 organizzò una segreteria dei comuni della Carnia per coordinare le azioni di difesa del territorio e la riforestazione, una realizzazione che precedette di molti decenni l'avvento di una diffusa consapevolezza della questione ambientale; nello stesso anno fondò e presiedette la Società Filologica Friulana. Nel periodo fascista si dimise dalle cariche amministrative e si astenne dalla politica, ma fu molto attivo in campo sociale: ottenne la ricostituzione delle cooperative, fondò un convitto professionale femminile, presiedette la Società Alpina Friulana e altri sodalizi, combatté lo strapotere delle società elettriche.

Durante la Seconda guerra mondiale fu di nuovo mediatore a protezione delle popolazioni durante l'occupazione nazista e cosacca, e di nuovo imprigionato. Nel 1946, da membro dell'Assemblea costituente propose due emendamenti, accolti nella Costituzione Italiana, per la protezione della montagna e per l'artigianato. Da senatore promosse leggi sulla protezione del territorio e sui risarcimenti da parte delle società elettriche.

Gortani è stato Presidente della Società Geologica Italiana nel 1947. Nei suoi ultimi anni fondò il Museo Carnico delle arti e tradizioni popolari, oggi un'attiva istituzione scientifica a lui dedicata.
 

FONTI E BIBLIOGRAFIA
Gaspari O. (2019) - Michele Gortani geologo e parlamentare: tecnica e politica per le zone montane dall'Italia fascista a quella repubblicana. In: Alessio Fornasin, Claudio Lorenzini (a cura di), Via dalla montagna. 'Lo spopolamento montano in Italia' (1932-1938) e la ricerca sull'area friulana di Michele Gortani e Giacomo Pittoni, Udine, Forum, pp. 155-176.
Gortani M. (1914) - La foresta e le acque. Giornale di geologia pratica 11, pp. 137-214 e 12, pp. 45-128.
Gortani M. (1946 e 1948) - Compendio di Geologia, Vol. I Rocce e giacimenti minerari, 335 pp. e Vol. II Geodinamica esterna, 523 pp.
Manzoni M. (2020) - Michele Gortani, uomo e scienziato. In: Continuità della Scuola Geologica Bolognese del Novecento, Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna. pp. 13-26.
Selli R. (1967) - L'opera scientifica di Michele Gortani. Giornale di geologia, 2, XXXIV, fasc. I, 28 pp.

 

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