Angelo Bianchi (Casalpusterlengo - MI, 20 dicembre 1892 - Padova 24 settembre 1970)

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Società Geologica Italiana

 A cura di GIORGIO VITTORIO DAL PIAZ (Sezione di Storia delle Geoscienze)

Figlio di Giacomo e Maria Platner, allievo di Luigi Brugnatelli, dal 1911 frequenta l'Almo Collegio Borromeo e nel 1915 si laurea in Scienze naturali all'Università di Pavia, con tesi sperimentale sui minerali della Val Devero (Ossola). Dal 1913 al 1922 è assistente di mineralogia nell'Ateneo pavese, con la parentesi della Grande Guerra a cui partecipa come ufficiale di artiglieria e durante la quale viene ferito al Monte Forno di Valfurva, meritando la medaglia d'argento. Nel 1922 è libero docente e incaricato di mineralogia all'Università di Sassari, ma per iniziativa di Giorgio Dal Piaz dal dicembre dello stesso anno è chiamato all'Università di Padova, con l'incarico del corso e della direzione dell'Istituto di mineralogia, dopo il ritiro di Ruggero Panebianco. Nel 1926 è nominato professore straordinario di mineralogia, ordinario nel 1929, e all'Ateneo patavino rimarrà sino alla quiescenza nel 1968, facendosi apprezzare per scienza e magistero, ma anche per la costanza, l'abilità e l'equilibrio nello svolgere i numerosi incarichi accademici a lui affidati: Preside della Facoltà di scienze, Prorettore, membro del Consiglio di amministrazione, Dirigente dell'Opera universitaria, Presidente del Corpo accademico, paterno tutore dei profughi ungheresi accolti nel 1956 dall'Ateneo.

Con pari impegno, spirito di servizio e lungimiranza ha contribuito per oltre vent'anni allo sviluppo della ricerca nazionale, come Membro (1947-55) e Presidente (1956-59) del Comitato per la geologia, geografia e talassografia del CNR, del Comitato per la geografia, geologia e mineralogia (1960-63) e del Comitato per le scienze geologiche e minerarie (1964-68). In particolare, è stato l'ideatore e primo Presidente del Centro nazionale per lo studio geologico e petrografico delle Alpi (1962-68), Direttore e Presidente del Centro di studio per la petrografia e la geologia presso l'Università di Padova (1947-68), promotore di numerosi organi e gruppi di ricerca di carattere regionale (Appennino settentrionale, Italia centro-meridionale, Sardegna) o tematici (paleontologia, vulcanologia, geologia dei sedimenti, applicata, nucleare e altri ancora). Durante l'attuazione della "Legge Sullo" per il completamento e l'aggiornamento della Carta geologica d'Italia, Bianchi è stato presidente del Comitato geologico (1960-65), decisivo nel superare le pastoie burocratiche e garante del contesto scientifico, della professionalità dei rilevatori e della qualità dei risultati.

Mineralista, petrografo, Presidente della SIMP (1949-51), Bianchi è stato il fondatore e caposcuola della moderna petrografia italiana. E' autore di circa centoventi pubblicazioni dedicate ai temi e ai periodi seguenti: minerali della Val Devero (1914-25), evoluzione della tesi di laurea; petrografia e geochimica di rocce eruttive del Dodecaneso (1928-30), raccolte da Ardito Desio; petrografia del basamento Hararino e Dancalo in Africa Orientale (1937-41) e quindi, in stretta collaborazione con Giambattista Dal Piaz, prima allievo, poi collega e cognato, la cartografia, i rilievi e gli studi geologico-petrografici nella Finestra dei Tauri e nelle unità austro-sudalpine delle Alpi orientali (1929-65), con le Vedrette di Ries e il massiccio Adamello-Presanella (1937-70), per concludere con il Cristallino antico delle Alpi (1958-65). Presidente della Società Geologica Italiana nel biennio 1936-37, ha guidato assieme a Dal Piaz la 50a riunione estiva Padova-Adamello-Trentino-Alto Adige dal 1 all' 8 settembre 1937, con larga partecipazione internazionale.

Principali riconoscimenti: Premio Reale per la mineralogia conferito dall'Accademia dei Lincei per gli studi sull'Alto Adige (1932), membro onorario della Società elvetica di Scienze naturali, socio dell'Accademia nazionale dei XL, dell'Accademia nazionale dei Lincei, dell'Istituto Veneto, dell'Istituto Lombardo, dell'Accademia Patavina, dell'Accademia delle Scienze di Torino e di quella di Bologna, conservatore onorario del Museo civico di storia naturale di Verona.

FONTI E BIBLIOGRAFIA
Callegari E. (1970) - Angelo Bianchi. Boll. Associazione Mineraria Subalpina, VII, 567-587.
Dal Piaz Gb. (1971) - Angelo Bianchi. Accademia Naz. Lincei, Celebrazioni Lincee, 50, 31 pp.
Dal Piaz Gb. (1973) - Angelo Bianchi. Boll. Società Geologica Italiana, XCII, 3-24.
Ferro G. (1971) - Angelo Bianchi. Padova e la sua Provincia, 17, 8-10.
Malaroda R. (1972) - In ricordo di Angelo Bianchi (1892-1970). Atti Accademia delle Scienze di Torino, CVI, 661-674.
Morandini G. (1948) - Bianchi, Angelo. Enciclopedia Italiana, II Appendice.
Schiavinato G. (1971) -  Angelo Bianchi. Rend. Istituto Lombardo, Atti ufficiali, 105, 134-141.
Zanettin B. (1971) -  Commemorazione del membro effettivo prof. Angelo Bianchi. Atti Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, 129, 35-47.
Zanettin B. (1988) - Bianchi, Angelo. Dizionario Biografico degli Italiani, v. 34.


 


 

 

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