La scienza in miniera - Puntata Newton (Rai Scuola)

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Società Geologica Italiana

Carissimi Soci SGI,
Carissimi Soci Società Associate,

vi segnaliamo la puntata di "Newton" da poco trasmessa da RAI Scuola intitolata "La scienza in miniera". La puntata è disponibile su RAI Play al link https://www.raiplay.it/programmi/newton e verrà anche trasmessa il 21 dicembre su RAI 3. Di seguito una breve descrizione della puntata tratta dal sito Rai Scuola.

In Italia da almeno due decenni non esistono più miniere metallifere attive. Chiuse a causa della concorrenza di materiali più economici provenienti dall'estero, oggi sono spesso state trasformate in parchi e svolgono un'importante funzione turistica, culturale e scientifica.

Davide Coero Borga comincia questo viaggio dal parco Archeo Minerario di San Silvestro, nell'antica miniera del Temperino-Lanzi tra le colline metallifere toscane, dove la coordinatrice Debora Brocchin racconta la genesi e le finalità scientifiche del parco. Con Andrea Dini, geologo dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa, entriamo in galleria per scoprire cosa può trovare un geologo in un luogo del genere e quali siano i meccanismi che nel corso di centinaia di milioni di anni hanno creato quelle vene. All'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa scopriamo quali sono le tecniche e gli strumenti di indagine di un geologo quando si analizza un sito, mentre a Firenze, all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, viene messa a punto un'altra tecnica che sfrutta l'energia cosmica, la radiografia muonica, con la quale è stata mappata la miniera del Temperino e sono state effettuate nuove scoperte: Lorenzo Bonechi e Vitaliano Ciulli, fisici dell'istituto, raccontano le difficoltà e i risultati ottenuti.

Ma le miniere non sono solo il passato: la transizione energetica richiede l'utilizzo di numerose materie prime, cosiddette "critiche"; oggi arrivano per lo più da paesi extracomunitari, ma l'Unione Europea ha deciso per i prossimi anni di aumentarne la produzione e la trasformazione sul suolo continentale. In questa ottica, a Silius, in provincia di Cagliari, sta riaprendo dopo 15 anni una miniera di fluorite: con il direttore Alessandro Murroni e il responsabile della sicurezza Andrea Melis scendiamo a 500 metri di profondità per vedere da vicino quali lavori vengono effettuati e quali caratteristiche deve avere una miniera moderna in termini di sicurezza e sostenibilità ambientale.

Le vecchie miniere, infatti, hanno spesso lasciato complicate situazioni ambientali, tra infiltrazioni nelle falde acquifere e discariche di scarti di lavorazione. Stefano Naitza e Giovanni De Giudici, geologi dell'università di Cagliari, studiano alcuni di questi siti dismessi nel sud-ovest della Sardegna, come le miniere di Montevecchio e Monteponi, per verificarne la sicurezza e sviluppare metodi per la bonifica di questi siti e allo stesso tempo per capire come recuperare i materiali ancora preziosi celati in quelle discariche minerarie.

Sempre in un'ottica di sostenibilità ambientale, a Castiglioncello, un altro sito minerario toscano abbandonato, incontriamo Chiara Boschi dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa. Dove anticamente si cercavano le cosiddette "pietre dure" utili per realizzare un particolare mosaico artistico denominato "commesso fiorentino", i geologi stanno studiando come la serpentinite, un minerale proveniente dal mantello terrestre, assorba anidride carbonica e si trasformi in magnesite, il minerale che si estraeva a Castiglioncello, e come riprodurre questo processo a livello industriale per la mitigazione della anidride carbonica in atmosfera.

Cordiali saluti,

La Segreteria