Lettera al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per nucleo geologi VVF

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Società Geologica Italiana

Prot. 2022/176 del 20 dicembre 2022

Al Presidente del Consiglio
Onorevole Giorgia Meloni
presidente@pec.governo.it

Onorevole Presidente,

con l'approssimarsi della fine dell'anno non possiamo non soffermarci su quanto avvenuto in quello appena passato. La nostra riflessione di geologi non può non andare al mancato risanamento del fragile territorio nazionale, fatto che è stato portato nuovamente alla ribalta dal recente disastro di Ischia ha messo ancora una volta in luce la fragilità del nostro territorio.
Una fragilità intrinseca, resa ancora più grave dalla pressione antropica sull'ambiente e dai cambiamenti climatici in atto.

La Società Geologica Italiana (l'ente morale scientifico più antico d'Italia fondato nel 1881) esprime il suo più profondo dolore e cordoglio per le vittime di questa ennesima tragedia, che ci verrebbe di dire annunciata. Un dolore reso ancor più intenso dalla consapevolezza che l'impatto di questi fenomeni, pur nella loro violenza e imprevedibilità, poteva essere mitigato da opportune strategie di prevenzione e pianificazione territoriale.

Questa cole le altre tragedie naturali che puntualmente flagellano il nostro territorio ci suggeriscono che è tempo di andare oltre le emergenze, programmando investimenti da portare a compimento in 'tempi di pace', finalizzati a garantire la sicurezza dei cittadini ma che, al tempo stesso, siano investimenti a lungo termine.

Con la presente la Società Geologica Italiana vuole richiamare la Vostra attenzione sulle azioni da effettuare nell'immediatezza degli eventi calamitosi.

Il sistema di intervento del nostro Paese, in primis il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il Dipartimento di Protezione Civile, sono presi a modello in tutta Europa e non solo, e anche nel caso di Ischia ha mostrato appieno la sua efficacia. Le frane sono fenomeni naturali complessi e di fatto unici, che richiedono una profonda conoscenza geologica, del sistema Terra e in particolare del territorio nazionale, per essere compresi e interpretati con la finalità di supportare decisioni in tempi brevi.

Ci riferiamo ad esempio alla perimetrazione delle aree potenzialmente a rischio, alla definizione di scenari di evoluzione del dissesto, alla pianificazione di misure emergenziali di messa in sicurezza, alla valutazione del rischio che grava sulle squadre di soccorso.

Prendere decisioni rapide in questi contesti è sempre difficile e richiede competenze specifiche. I geologi sono formati per questo difficile compito. Fa parte delle conoscenze dei geologi l'identificazione dei fenomeni di instabilità, la valutazione del rischio e la sua mitigazione tramite azioni di prevenzione, mitigazione ed emergenziali. I geologi lavorano quotidianamente in questo ambito, facendo della conoscenza del territorio la base per la comprensione della sua evoluzione geomorfologica, sfruttando anche le più recenti tecniche di telerilevamento (rilievi tramite drone, riprese all'infrarosso, remote sensing satellitare) già in uso nel sistema nazionale di pronto intervento.

La Società Geologica Italiana, insieme alla comunità dei geologi nazionale, come già più volte segnalato in altri documenti, auspica che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si doti al più presto, nel suo organigramma, di una struttura organizzativa composta da geologi, figura scientifica e professionale che può efficacemente integrarsi con le altre professionalità già presenti nel Corpo completandone le loro competenze, struttura che permetta di sostenere le complesse decisioni che è necessario prendere nei momenti critici ed emergenziali.

Il profilo del geologo è già previsto tra le discipline del nuovo ruolo Tecnico-Scientifico insieme a Biologi, Fisici, Chimici, psicologi e Agro-Forestali. A nostra conoscenza, però, tale profilo è scarsamente rappresentato all'interno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Nonostante ciò, ad oggi sono state bandite solamente nuove posizioni per Biologi, Chimici e Psicologi. Infine, ci preme anche segnalare che a differenza delle altre categorie tecniche, come gli architetti e gli ingegneri, il titolo professionale di geologo è al momento un mero titolo preferenziale che non valorizza il suo ruolo e la sua operatività specifica nei momenti decisionali al quale dovrebbe partecipare, sia durante le emergenze che in fase di prevenzione.

Prevedere un numero adeguato di geologi all'interno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, così come la valorizzazione dei pochi geologi in servizio nel Corpo ma oggi dedicati a funzioni non legate alla loro competenza tecnico/scientifica, consentirebbe di costituire un vero e proprio nucleo operativo distribuito capillarmente sul territorio per le necessità emergenziali.

Nel guardare a Lei e al suo Governo con grande speranza porgiamo i nostri migliori saluti.

Il Presidente
Prof. Sandro Conticelli
Università di Firenze & Direttore del CNR–Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria

Lettera al Presidente del Consiglio per nucleo geologi VVF
 

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