ISBN: 9788899106638
Editore: Vividolomiti Belluno
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine: 143
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A 100 anni dalla scomparsa di Torquato Taramelli, autore della prima carta geologica della provincia di Belluno, è importante rendergli omaggio con una ricerca inerente tutti gli studi che realizzò in provincia di Belluno e quelli dove l'area dolomitica veniva presa in considerazione per studi di più ampio respiro.
Come accade per molti personaggi della ricerca scientifica, il suo operato nell'area è caduto nell'oblio ed è difficile portare all'interesse generale la sua figura di scienziato e ricercatore di prim'ordine. Il mio intento è proprio questo: levare la polvere che negli anni si è depositata non solo sulla sua figura e sulle sue opere.
Conoscerne la vita e i lavori, vuol dire fare un salto nella storia e negli accadimenti della fine dell'ottocento, ricordare il terremoto che squassò l'Alpago e Belluno nel 1873, l'alluvione che mise in ginocchio l'intera provincia pochi anni più tardi ma anche evidenziare le bellezze delle montagne dolomitiche decantate e descritte in maniera quasi poetica, disegnate non solo dal punto di vista del geologo ma anche rappresentate con acquarelli di notevole pregio artistico.
Uno dei capitoli più importanti è dedicato alla rinomata "Collezione Taramelli" una raccolta di minerali, fossili e rocce che lo studioso raccolse nei molti anni di escursioni nel bellunese e donò poi, una volta completata anche la carta geologica della provincia, al comune di Belluno. E come un detective, ho cercato di risalire alla storia della collezione, di come è stata conservata ed alle vicissitudini che l'hanno riguardata fino ai giorni nostri.
Taramelli era anche un grande appassionato di montagna e gli venne dedicato il rifugio ai Monzoni; amico speciale del CAI di Agordo e di Auronzo tanto che venne molte volte in visita alle sedi e presenziò alle adunanze che si tennero in zona. In questa pubblicazione viene messo in evidenza il particolare rapporto che questo montanaro di origini bergamasche avesse con le montagne dolomitiche.
Il volume è impreziosito dalla descrizione di alcuni campioni appartenenti alla "Collezione Taramelli" da parte dell'amico nonché geologo Dott. Manolo Piat.