II 10 dicembre, in occasione della Giornata dei Diritti umani si è tenuto a Firenze, nella monumentale Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, il 1° Workshop su: "Uso delle risorse idriche sotterranee in periodi siccitosi. Esperienze dalla Toscana al resto del mondo", organizzato dalla Sezione Italiana dell'Associazione Internazionale degli Idrogeologi (IAH) con Aquifera onlus e patrocinato, oltre che dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze (che ha gentilmente concesso l'uso della sala), dalla Società Geologica Italiana (SGI), dal Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) e dal'IAH-Burdon Groundwater Network for International Development. L'evento era principalmente finalizzato a costituire una "Piattaforma internazionale per una corretta gestione delle risorse idriche sotterranee" attraverso l'aggregazione di soggetti che operano a vario titolo sulle tematiche delle risorse idriche sotterranee e che condividono l'opportunità di un trasferimento delle esperienze toscane e italiane verso quei paesi in via di sviluppo, dove gli effetti della siccità e dei cambiamenti climatici, sono ancora più marcati e l'accesso all'acqua potabile rappresenta la sfida quotidiana per molte popolazioni.
La sessione inaugurale è iniziata con l'intervento della Consigliera Regionale Meucci, che ha sottolineato l'importanza dell'uso delle risorse idriche sotterranee. La presidente Italiana dell'IAH, Daniela Ducci, ha prima illustrato il lavoro che L'Associazione Internazionale degli Idrogeologi svolge nel mondo e in Italia e quindi ha descritto la giornata e le motivazioni che hanno dato luogo al workshop, collegandosi al successivo intervento di Giancarlo Ceccanti, di Aquifera Onlus. Ceccanti ha ribadito che, proprio in quest'ottica, la giornata odierna costituisce un'importante punto di partenza per promuovere insieme a IAH una utilizzazione corretta e sostenibile della risorsa idrica sotterranea, anche attraverso un percorso di solidarietà sociale.
La rappresentante del CNG, Alessandra Biserna, ha ribadito il ruolo chiave del geologo nella protezione e la tutela della risorsa acqua, e l'importanza della sua formazione. E proprio dalla formazione è partito l'articolato intervento del Presidente della SGI, Sandro Conticelli, che ha sottolineato il ruolo chiave delle geoscienze e della diffusione delle conoscenze geologiche che, partendo dagli aspetti teorici e finendo a quelli applicativi, costituiscono lo strumento fondamentale per uno sviluppo sostenibile del territorio e delle sue risorse, ed in primis per le risorse idriche sotterranee.
La sessione degli interventi tecnico-scientifici è cominciata con Marco Petitta, Vice Presidente IAH per l'Europa occidentale e Centrale, che ha parlato della Governance della risorsa idrica: sovrasfruttamento e inquinamento, analizzando a fondo la problematica dell'accesso alle risorse idriche nel mondo. Seguita poi da John Chilton, ex IAH Executive Manager del regno Unito, che ha parlato di Groundwater resource investigations and rural water supplies, con molti esempi basati sulla sua lunga esperienza, che hanno spaziato dalle difficoltà nella perforazione dei pozzi alle considerazioni sui fabbisogni idrici essenziali, che in alcuni paesi possono essere solo 20-30 l/ab/giorno. Viviana Re, Co-Chair del IAH Burdon Groundwater Network, con il suo intervento "Acque sotterranee, sviluppo e riduzione della povertà: il ruolo della cooperazione tecnica internazionale" ha presentato il Burdon groundwater network for international development, quale strumento per lo sviluppo dei paesi soggetti a scarsità idrica.
Stefania Da Pelo, dell'Università degli Studi di Cagliari, nella presentazione "Alla ricerca dell'acqua in Africa: esperienze scientifiche di cooperazione" ha raccontato le esperienze, tenute insieme a Giorgio Ghiglieri, nell'ambito dei progetti EU_H2020, come il Flowered dove è stata affrontata la presenza di grandi quantità di fluoro nelle acque sotterranee della riftvalley e di una loro possibile riduzione.
Una voce un po' diversa dal "coro" degli idrogeologi è stata quella di Alberto Salza, antropologo freelance, che con il suo intervento "La goccia e la sete: alla ricerca d'acqua in Africa" ha parlato delle necessità di acqua nell'ambito delle strategie di sopravvivenza in Africa, e di alcune esperienze personali in merito, come patire a lungo la sete.
Infine, Rudy Rossetto, della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, con la presentazione "La ricarica in condizioni controllate degli acquiferi: esperienze in Italia e nel mondo" ha chiuso la sessione scientifica con un'interessante panoramica sulle innovative esperienze di gestione e sviluppo della risorsa idrica sotterranea attraverso la ricarica della falda in condizioni controllate nell'ambito di vari progetti europei e ha illustrato in particolare l'impianto MAR della Val Cornia e i risultati del Progetto Life Rewat.
Durante il pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda da cui sono emerse le differenti visioni sull'uso della risorsa idrica sotterranea e si sono confrontate, tentando di convergere su posizioni condivise.
Problemi di gestione, sovrasfruttamento e qualità delle acque sotterranee sono state affrontate da Giuseppe Sappa (DICEA - La Sapienza), Gaddo Mannori, dell'Ordine dei Geologi della Toscana, Isabella Bonamini della Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino settentrionale, Andrea Cappelli, della Autorità Idrica della Toscana, Bernardo Gozzini, del Consorzio LaMMA. Il focus si è quindi spostato sulla regione Toscana con interventi su sostenibilità, crisi idrica del 2017, bilanci idrici e prelievi. Marco Petitta, anche a nome della Società Geologica Italiana, ha ribadito che bisogna avvalersi di nuovi strumenti come database aperti e disponibili sul web. Alessandra Biserna del CNG ha stigmatizzato l'importanza della formazione del geologo e dell'idrogeologo. Alla fine di un interessante e approfondito dibattito, che ha visto interventi anche dalla platea, il segretario Sergio Rusi, che presiedeva, ha dato lettura del documento istitutivo della "Piattaforma internazionale per una corretta gestione delle risorse idriche sotterranee", il cui testo, insieme alle presentazioni tecnico-scientifiche della giornata, è sul sito www.iahitaly.it