Autori: Abate Tiziana & Branca Stefano
Pagine: 112
Editore: Caracol
Anno: 2015
Il volume, edito da Caracol, ripercorre, attraverso una selezione delle rappresentazioni che hanno fatto la storia della cartografia dell'Etna, cinquecento anni - dal XVI secolo a oggi - in cui l'evoluzione del disegno delle eruzioni ha forgiato l'immaginario del territorio etneo.
Il passaggio cruciale di questo racconto avviene nell'estate del 1833 a Berlino quando Wolfgang Sartorius di Waltershausen, giovane scienziato prussiano, manifesta al geologo Friedrich Hoffmann, autore della prima rappresentazione geognostica della Sicilia, la sua volontà di approntare una carta di dettaglio topografica e geologica dell'Etna. Quest'impresa cartografica, che rimarrà insuperata fino alla prima metà del Novecento, costituisce uno dei tanti percorsi iconografici raccontati in questo libro che ricostruisce la storia dell'Etna e delle sue eruzioni attraverso il disegno, inteso sia come oggetto di indagine sia come strumento di analisi, lente d'ingrandimento dietro cui verificare l'evolversi delle conoscenze vulcanologiche. Il risultato di questo approccio multidisciplinare ha permesso agli autori di raccontare i passaggi fondamentali che hanno segnato la storia della rappresentazione delle eruzioni dal XVI secolo fino alla moderna cartografia geologica del XXI secolo. L'indagine storica contribuisce non solo alla ricostruzione di un passato più o meno recente, ma indirettamente anche a radicare il senso della continuità col passato. La vasta e complessa ricerca di Stefano Branca e Tiziana Abate, riguarda esclusivamente le rappresentazioni grafiche dell'Etna in attività che permettano la localizzazione dell'eruzione sia nello spazio, perché l'evento è geograficamente localizzato, sia nel tempo, in quanto identificabile cronologicamente. Inoltre l'analisi è stata focalizza su tutte quelle rappresentazioni che hanno apportato delle novità al modo di descrivere gli eventi eruttivi dal punto di vista grafico.