Chi siamo
La sezione di Geologia Marina della Società Geologica Italiana ha l'ambizione e la ragionevole convinzione di poter essere la casa comune dei geologi marini italiani.
La geologia marina è un campo di ricerca affascinante e particolare. I dati si acquisiscono (ancora per qualche decennio, prima che gli AUV o le stazioni remote abbiano la meglio) a bordo di navi nelle quali si passano periodi di intensa condivisone di spazi e di emozioni con colleghi, studenti e personale di bordo; dal punto di vista della conoscenza, il mare è ormai uno dei pochi spazi fisici ancora sconosciuti dove elaborare modelli, sperimentare teorie, esplorare regioni di cui poco si sa.
Questo rende la comunità dei geologi marini una comunità particolare, assolutamente ibrida dal punto scientifico (esistono ricercatori marini paleontologi, geochimici, petrografi, sedimentologi, geodinamici, . . . .) ma anche con una identità molto forte per l'uso delle navi, della tecnologia, dell'utilizzo di informazioni da remoto, della necessità di comprendere le interazioni tra i processi (spesso non solo geologici) che a mare avvengono a tutte le scale fisiche e temporali.
Dal punto di vista scientifico la geologia marina ha il compito di esplorare un territorio vastissimo (il 71% del pianeta) che viene mano a mano rilevato con l'ausilio di nuovi strumenti e tecniche di indagine. Ad oggi si conosce più in dettaglio la superficie di Marte che quella dei fondali dei nostri oceani!
In campo tecnologico, la geologia marina è fruitore preferenziale di tecnologie innovative, per il rilievo ed il monitoraggio di ambienti estremi in condizioni di altissime pressioni e sollecitazioni bio-geochimche.
Dal punto di vista socio-ambientale la geologia marina contribuisce all'identificazione di elementi di pericolosità sui fondali (frane, faglie sismogenetiche, fuoriuscite di fluidi, forme di fondo mobili) e l'individuazione, specie in acqua molto profonda, di habitat fisici per lo studio delle comunità biologiche.
Dal punto di vista economico la geologia marina è quella che già oggi, ma ancor più in prospettiva, può definire le potenzialità delle risorse minerali (idrocarburi, placers, fosfati, noduli polimetallici, solfuri massivi, REEY) e aggregati per opere di ingegneria civile o ripascimento di litorali in erosione.
Specialmente in Europa in cui sono forti le attese di crescita dell'economia blu e specialmente in Italia, in cui spesso le infrastrutture e la popolazione si trovano orograficamente costrette a ridosso della costa, la geologa marina è quindi chiamata a giocare un ruolo importante, sia per l'avanzamento della ricerca scientifica sia per la risposta ai bisogni della società.
La sezione di geologia marina si propone di promuovere lo scambio ed il confronto scientifico, di strutturare la comunità dei ricercatori, dispersa geograficamente ed istituzionalmente e di promuovere iniziative divulgative e di didattica avanzata.