Carissimi Soci Società Associate,
entro il prossimo 28 Luglio il Decreto-Legge 29 Maggio 2024, N. 69, noto al pubblico come Decreto Salva Casa e già entrato in vigore lo scorso 30 Maggio, dovrà essere convertito in legge. Il Decreto è stato soggetto di aspre critiche e dovranno essere apportate modifiche importanti e sostanziali al testo proposto.
Oltre alla proposta di sveltire i processi di regolarizzazione delle difformità minori, il tema caldo che ha mosso il dibattito, è quello relativo al cambio di destinazione d'uso degli immobili. Il DL vorrebbe anche velocizzare la gestione di opere acquisite dai comuni in quanto totalmente difformi (i.e. realizzate senza il permesso di costruire).
In previsione della conversione in legge, la Commissione Ambiente ha indetto, per i giorni 17, 18 e 19 giugno, un'indagine conoscitiva (audizioni) in cui sono stati chiamati a intervenire i soggetti interessati e competenti in materia. Le audizioni hanno lo scopo di consentire ai gruppi parlamentari di presentare gli emendamenti, dopo una discussione generale guidata proprio dalle indicazioni dei soggetti interessati.
Tra questi, è stata chiamata la Società Geologica Italiana che, lunedì 17 giugno, ha presentato le sue considerazioni attraverso il Tesoriere Prof. Eugenio Carminati.
Per il testo completo presentato in Audizione si rimanda al link.
Le tematiche su cui la SGI si è espressa riguardano:
- L'utilizzo dei fondi derivanti per la demolizione degli immobili abusivi, anche per portare avanti iniziative di recupero idrogeologico e sviluppo di piani di protezione civile
- I vincoli geologici atti, a valutare l'abusivismo di un'opera, non possono limitarsi al solo rischio idrogeologico, vanno infatti valutati anche il rischio sismico e vulcanico.
- Il mutamento di destinazione d'uso: la SGI sottolinea come questo possa di fatto implicare un aumento del valore esposto e di conseguenza del rischio. Una valutazione approfondita deve essere tassativa prima di consentire il mutamento di destinazione d'uso.
Per una più completa comprensione del Decreto si rimanda alle schede di lettura prodotte dalla Commissione Ambiente, in cui vengono illustrati i cambiamenti agli articoli del TUE.