Parere della Società Geologica Italiana nell'ambito dell'attività conoscitiva svolta in relazione all'esame dell'atto del Governo n. 19 (Codice dei contratti pubblici)

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Società Geologica Italiana

Prot. 2023/003 del 2 febbraio 2023
 
Senato della Repubblica
8a Commissione permanente
Ambiente, transizione ecologica, energia,
lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica
E-mail commissione8@senato.it
 
La Società Geologica Italiana esprime piena soddisfazione per l'espressa volontà del legislatore di adattare la disciplina dei contratti pubblici alle dinamiche politiche e di mercato che negli ultimi anni si sono determinate in Italia e più in generale all'interno della Comunità Europea. Pur tuttavia, ritiene che i contenuti della nuova disciplina lascino intravedere una tendenziale riduzione della qualità progettuale, soprattutto in termini di sicurezza del territorio e dell'ambiente e delle comunità umane che lo animano.

La cancellazione della necessità della conformità geologica, geomorfologica e idrogeologica dagli obiettivi che la progettazione deve perseguire, presente nel dettato normativo oggi vigente, rappresentano un evidente passo indietro, proprio in una fase storica nella quale sono necessari due passi in avanti per la tutela del territorio e dell'ambiente, anche i visione della prevenzione dai rischi geologici e naturali.

I recenti eventi legati a fenomeni naturali estremi mostrano, se mai ce ne fosse stata necessità, che è giunta l'ora di investire maggiormente sulla sicurezza e salvaguardia del territorio.

Il nuovo codice dei contratti pubblici punta, al contrario, sulla semplificazione delle procedure di appalto e crea le condizioni per cui la progettazione di scuole, ospedali, ponti, viadotti possa essere impostata non avendo la conformità geologica, geomorfologica, idrogeologica come obiettivo progettuale.

La geologia, a nostro avviso, non deve continuare ad essere percepita come un ostacolo per la progettazione, ma, al contrario, è una risorsa per la progettazione di opere che abbiano l'obiettivo di durare nel tempo e nelle quali sia garantita la sicurezza di chi ci opera e ci vive.

La semplificazione delle procedure di progettazione e di appalto deve fare salvi gli aspetti legati alla conoscenza del territorio e del sottosuolo, così come gli oneri per la sicurezza per gli operatori di cantiere sono esclusi dai ribassi di gara.

La conoscenza sempre più approfondita delle dinamiche del territorio, la sua mappatura di dettaglio, la descrizione accurata del sottosuolo, costituiscono presidii per la sicurezza delle opere pubbliche e, di conseguenza, del territorio e dei cittadini.

Chiediamo, pertanto, che siano soprattutto questi gli obiettivi progettuali declinati dal nuovo codice degli appalti pubblici, radicando cioè la progettazione in un terreno più solido, nel quale lo studio della geologia, della geomorfologia, dell'idrogeologica ed in generale di tutti i settori delle scienze della terra funzionali alla progettazione delle opere pubbliche, siano maggiormente sviluppati anziché marginalizzati.

Riteniamo inoltre che sia conseguente, nell'ottica di rendere concreta questa azione di valorizzazione della sicurezza del territorio e dei cittadini, richiamare fra gli elaborati progettuali minimi la Relazione Geologica, alla quale il legislatore ha sempre fatto riferimento nelle norme che regolano la progettazione di opere pubbliche.

Mettere in secondo piano gli aspetti geologici, geomorfologici e idrogeologici in fase di progettazione costituisce poi un rischio, questa volta di tipo economico, per la Pubblica Amministrazione, poiché a fronte di una riduzione dei livelli di progettazione e contestuale eliminazione della geologia dagli obiettivi progettuali si avrebbe una evidente incremento di rischi legati alla cosiddetta "sorpresa geologica", locuzione giurisprudenziale con la quale si indica un imprevisto legato alla ridotta conoscenza del territorio e del sottosuolo.

Infine, la disciplina che il nuovo codice dei contratti pubblici introduce in merito alla liberalizzazione del subappalto anche per i servizi di ingegneria fra i quali la progettazione geologica e geotecnica, di competenza dei geologi, costituisce un ulteriore rischio ponendo il progettista in condizioni di subalternità rispetto all'appaltatore e, dunque, rendendo potenzialmente vulnerabile la terzietà dell'azione progettuale.

Tutte queste considerazioni ci portano dunque a ritenere necessaria una correzione dei passaggi precedentemente descritti, al fine di dotare il nostro paese di una norma relativa alla progettazione delle opere pubbliche che mantenga standard qualitativi e di sicurezza sempre più elevati.


SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA
ROMA
IL PRESIDENTE
(Prof. Sandro Conticelli)

 

Il parere è stato redatto a cura della Commissione SGI composta dai soci Matteo Berti, Giovanni Crosta, Riccardo Martelli, Vincenzo Morra.

Lettera-VIII-Commissione-Senato 2023-02-02-003

 

 
 
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