8a Commissione permanente
Ambiente, transizione ecologica, energia,
lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica
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La cancellazione della necessità della conformità geologica, geomorfologica e idrogeologica dagli obiettivi che la progettazione deve perseguire, presente nel dettato normativo oggi vigente, rappresentano un evidente passo indietro, proprio in una fase storica nella quale sono necessari due passi in avanti per la tutela del territorio e dell'ambiente, anche i visione della prevenzione dai rischi geologici e naturali.
Il nuovo codice dei contratti pubblici punta, al contrario, sulla semplificazione delle procedure di appalto e crea le condizioni per cui la progettazione di scuole, ospedali, ponti, viadotti possa essere impostata non avendo la conformità geologica, geomorfologica, idrogeologica come obiettivo progettuale.
La semplificazione delle procedure di progettazione e di appalto deve fare salvi gli aspetti legati alla conoscenza del territorio e del sottosuolo, così come gli oneri per la sicurezza per gli operatori di cantiere sono esclusi dai ribassi di gara.
Chiediamo, pertanto, che siano soprattutto questi gli obiettivi progettuali declinati dal nuovo codice degli appalti pubblici, radicando cioè la progettazione in un terreno più solido, nel quale lo studio della geologia, della geomorfologia, dell'idrogeologica ed in generale di tutti i settori delle scienze della terra funzionali alla progettazione delle opere pubbliche, siano maggiormente sviluppati anziché marginalizzati.
Mettere in secondo piano gli aspetti geologici, geomorfologici e idrogeologici in fase di progettazione costituisce poi un rischio, questa volta di tipo economico, per la Pubblica Amministrazione, poiché a fronte di una riduzione dei livelli di progettazione e contestuale eliminazione della geologia dagli obiettivi progettuali si avrebbe una evidente incremento di rischi legati alla cosiddetta "sorpresa geologica", locuzione giurisprudenziale con la quale si indica un imprevisto legato alla ridotta conoscenza del territorio e del sottosuolo.
Tutte queste considerazioni ci portano dunque a ritenere necessaria una correzione dei passaggi precedentemente descritti, al fine di dotare il nostro paese di una norma relativa alla progettazione delle opere pubbliche che mantenga standard qualitativi e di sicurezza sempre più elevati.
SOCIETÀ GEOLOGICA ITALIANA
ROMA
IL PRESIDENTE
(Prof. Sandro Conticelli)
Il parere è stato redatto a cura della Commissione SGI composta dai soci Matteo Berti, Giovanni Crosta, Riccardo Martelli, Vincenzo Morra.
Lettera-VIII-Commissione-Senato 2023-02-02-003