Carissimi Soci,
Carissimi Soci Società associate,
la Società Geologica - Sezione di Storia delle Geoscienze organizza, in collaborazione con Ordine dei Geologi del Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale e ISPRA, un convegno online in previsione del quarantennale dell'evento di Vermicino.
L'evento, intitolato "VERMICINO '81, Anno Zero. La conoscenza geologica del sottosuolo per la protezione civile e la sicurezza del territorio", si terrà in diretta sul canale YouTube della Società Geologica Italiana (https://youtu.be/jeDY2uMXgKo) nel pomeriggio di venerdì 28 maggio 2021.
Per il riconoscimento di crediti formativi APC per Geologi è necessario registrarsi sul sito dell'Ordine dei Geologi del Lazio (https://geologilazio.it/) e seguire l'evento sulla piattaforma GoToMeeting della SGI.
Programma
Iscrizioni con riconoscimento crediti APC
Per presentare l'impostazione dell'iniziativa si rimanda anche ad un breve articolo di recente pubblicato nella rubrica "Profili storici" della rivista "Acque Sotterranee- Italian Journal of Groundwater", scaricabile liberamente all'indirizzo:
https://www.acquesotterranee.net/index.php/acque/article/view/510
Quaranta anni fa, nella tarda primavera volgente all'estate del 1981, la tragedia del pozzo di Vermicino (Frascati- RM) fu un punto di svolta culturale per un intero Paese imponendo ad un'Italia ancora arretrata e impreparata un cambio di passo non più rinviabile sui temi della sicurezza del territorio, della prevenzione dei rischi e della gestione delle emergenze. L'Anno Zero della protezione civile italiana, nata sull'onda emotiva di una tragedia che portò un'intera nazione ad affacciarsi virtualmente intorno a quel profondo buco nel terreno di Vermicino. Un toponimo inscindibilmente associato all'immagine in bianco e nero di un bambino con una canottierina a righe e radicato nella memoria collettiva italiana assieme all'uso improprio del termine 'pozzo artesiano'. Il convegno vuole commemorare il quarantennale dell'evento, che cadrà nel prossimo mese di giugno, riflettendo sui cambiamenti che ne conseguirono e sulle occasioni purtroppo ancor oggi incompiute o mancate di convogliare in un flusso positivo quanto si apprese da un evento nefasto e di diffondere capillarmente la cultura della sicurezza territoriale, basata sulla conoscenza del sottosuolo.