Agenzia: Agi Mobile
Autore: Redazione
10:37 (AGI) - Roma, 2 mar. - Un'incuria che si ripete da troppo tempo: "In questi anni, si è lasciato che il nostro territorio 'invecchiasse' privo delle cure essenziali e necessarie per la sua conservazione. Il territorio è diventato ancora più fragile, e purtroppo necessita di interventi profondi, incisivi e sicuramente costosi. La vecchiaia del nostro paese è il cimitero di Camogli che precipita in mare con il suo bagaglio di memoria e dolore. Ma è anche l'inerzia della politica di fronte alla necessità di una programmazione efficace e continua della manutenzione del territorio. Oggi raccogliamo il frutto di questa mancata azione: duecento bare nel Mar Ligure".
La Società Geologica Italiana augura a Draghi "che il grande piano di rilancio che il Governo da Lei presieduto sta varando proietterà l'Italia nel prossimo futuro. Ma questo piano, che sarà, rispetto al presente, certamente un passo in avanti, fondamentale e ineludibile, dovrà contenere azioni coraggiose anche nei confronti del nostro territorio considerandolo bene prezioso e meritorio a sé stante".
"Il segnale di allarme di Camogli - scrive ancora Conticelli - ci suggerisce che è tempo di andare oltre le emergenze, programmando investimenti da eseguire in 'tempi di pace', che garantiscano la sicurezza dei cittadini ma che, al tempo stesso, siano investimenti a lungo termine. Infine una richiesta che la Società Geologica Italiana porta all'attenzione del Presidente del Consiglio e del Governo: "I costi per la riqualificazione del nostro territorio sono un investimento che dobbiamo alle future generazioni, così che il "recovery plan" possa essere l'occasione per invertire finalmente la dinamica dell'intervento straordinario successivo all'evento calamitoso evitando che l'incuria sia nuovamente la causa dell'innesco di pericoli che potrebbero trasformarsi in rischi". (AGI)