Giovedì 4 Ottobre ore 15:00
Aula Geo 1 – Edificio 10
Complesso Universitario di Monte S. Angelo - Napoli
Giovanni Leone
Instituto de astroNomía y Ciencias planeTarias (INCT)
Universidad De Atacama (Chile)
Il sempre crescente numero di missioni planetarie da parte delle maggiori agenzie spaziali prelude ad una nuova Corsa allo Spazio. La competizione mira a farsi piú serrata con l'arrivo di nuovi attori principali sulla scena mondiale, un tempo dominata da Russi e Americani. Fra questi India e Cina, che con i loro progetti ambiscono a diventare le nuove potenze spaziali del futuro. L'obiettivo comune e piú immediato sembra un imminente ritorno sulla Luna per trasformarla in un trampolino di lancio verso la conquista di Marte. Infatti, grazie alla sua gravitá ridotta rispetto a quella della Terra, la Luna permetterebbe di lanciare piú facilmente missioni planetarie verso Marte e altri pianeti. La necessitá di stabilire delle basi permanenti sulla Luna fa sorgere la necessitá di studiare le caratteristiche del suolo lunare per sfruttarne le proprietá. Da diversi anni le agenzie spaziali, sulla base delle analisi fatte al tempo delle missioni Apollo, utilizzano simulanti del suolo lunare (o marziano) presi da basalti terrestri per fare i loro test sui rover e su tutti i lander che vengono poi mandati in missione. Tuttavia, non sempre è facile individuare un simulante con le caratteristiche perfette e quindi la ricerca è in continua evoluzione. In questo seminario parleremo delle caratteristiche del suolo lunare (e marziano) e vedremo lo stato dell'arte nella scoperta di nuovi simulanti, del loro uso, e delle loro potenzialitá di ricerca.
Locandina